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FERRAGOSTO A RASIGLIA

FERRAGOSTO A RASIGLIA

Abbondate pranzo con tipico menù a Spello

Partenza alle ore 08,15 da Arezzo Via Erbosa. Possibilità di salita su richiesta a: Rigutino, Castiglion Fiorentino, Camucia. Sosta per la colazione. Arrivo a RASIGLIA, incantevole, definita “Piccola Venezia
dell’Umbria”, per i caratteristici canali che la attraversano, rendendola unica. Questo angolo di paradiso, ancora non battuto dal turismo di massa, fa parte del comprensorio di Foligno, a circa 20 km dalla città.
“Ruscelletti sussurranti, allettanti melodie scendon freschi e spumeggianti in un dedalo di vie!”: è con questi versi che Rasiglia accoglie i suoi visitatori. Dalla fragorosa sorgente di Capovena sembra scaturire tutto l’abitato che si dispiega, secondo la disposizione naturale, ad anfiteatro e sorge come borgo necessario alla rocca che, ancora forte del suo antico ruolo, sovrasta con l’alta mole le molte case, strette tra loro in una solidale vicinanza. Il paese, che conta solo 50 case, ha una storia che affonda le proprie radici sin dal 1200, quando la tessitura, la lavorazione della lana e la tintura già ne caratterizzarono la tradizione. Nel XIX secolo era un paese ricco di attività commerciali e artigianali, come dimostrano il vecchio mulino per la macinatura del grano e uno dei due antichi telai per la tessitura dei filati.  Un’altra particolarità del borgo è la sua posizione di frontiera verso il territorio di Sellano e verso la diocesi di Spoleto: tale importanza fu strategica per la famiglia Trinci, che vi costui infatti una delle strutture difensive per controllare i propri confini. La Rocca, che in origine occupava tutta la sommità del colle, oggi rimane con pochi tratti di mura di cinta e con il rudere di una torre.
 
Segue trasferimento a SPELLO, per tipico pranzo a base di cucina locale umbra in noto ristorante, 
 
Nel pomeriggio tempo a disposizione per visita di SPELLO: unisce al suo carattere medievale, con vicoli tortuosi e antiche case in pietra, numerose testimonianze di epoca romana, come la cinta muraria, lungo il cui tracciato si aprivano le porte ancora ben conservate, i resti del teatro, dell'anfiteatro e delle terme. L'abitato è ancora circondato da mura, erette nel 1360 inglobando parte della cinta romana e tre splendide porte: porta Consolare (I secolo a.C.), la porta Urbica (o porta San Ventura) e la porta Venere di età augustea, costruita a foggia di arco trionfale, con ai lati le due torri cosiddette di Properzio a pianta dodecagonale. Tra gli edifici religiosi è notevole la chiesa di Santa Maria Maggiore (XII-XIII secolo), con grandi tesori d'arte all'interno: sul lato sinistro della navata la splendida Cappella Baglioni decorata con affreschi del Pinturicchio e impreziosita da un pavimento in maiolica di Deruta (1566) oltre a dipinti del Perugino. Del Pinturicchio (con largo aiuto di Eusebio da San Giorgio) è anche la grande tavola Madonna e Santi (1508) custodita nella duecentesca chiesa di Sant'Andrea, che conserva anche un Crocifisso di scuola giottesca, ed è esposto il corpo del Beato Andrea Caccioli, compagno di San Francesco.
Rientro in Arezzo previsto per le ore 20 circa
 
€75

Acconto €30.
La quota comprende: bus GT, materiale illustrativo, l’introduzione e la spiegazione della nostra guida (Prof. Gianfranco Bruschelli) – Pranzo in ristorante con bevande incluse

 

Data Responsabile Prezzo
Il 15 August 2020 Marco Fabbrini 057522476 e 3497866062 75,00